PARROCCHIA
SANT’ANDREA APOSTOLO
TORTOLI’
ORARI SANTA MESSA
FESTIVI: 07.30 -- 10.00 -- 17.00
FERIALI: 17.00
DOMENICA 17 MARZO 2024
Se il chicco di grano caduto in terra muore,
produce molto frutto
VOGLIAMO VEDERE
GESU'
Il brano di Vangelo di questa quinta domenica di Quaresima che ci prepara alle celebrazioni pasquali, inizia con alcuni greci, quindi stranieri e lontani dal popolo ebreo, che vogliono vedere Gesù. Si rivolgono a Filippo e Andrea, che dai loro nomi di origine greca forse sono i più disponibili a fare da mediazione, e attraverso di loro la richiesta arriva a Gesù.
In questi greci possiamo benissimo vedere anche noi stessi e tutti coloro che in qualche modo si interrogano su Gesù, sulla fede e su Dio. Sono uomini e donne in ricerca ai quali Gesù da una risposta a prima vista strana e non in sintonia con la domanda. Ovviamente l’evangelista Giovanni ci fa comprendere che la ricerca di vedere Gesù non si esaurisce con uno sguardo lontano e superficiale. Vedere Gesù significa entrare in contatto con tutta la sua persona e il senso profondo della sua esistenza. Se fosse una semplice ricerca superficiale, allora a noi oggi sarebbe davvero impossibile “vedere” Gesù. Quindi le sue parole sono una risposta anche a noi oggi, lontani da quel contesto, sia temporalmente che culturalmente.
Gesù dà una risposta spiazzante, e come proposta di incontro mette davanti un piccolo seme e un patibolo di morte. E’ così che possiamo “vedere” Gesù e soprattutto comprenderlo e viverlo, facendolo passare dalla superfice dei nostri occhi al profondo del nostro cuore e della nostra vita.
Vedere Gesù è guardarlo sulla croce, nell’atto supremo del dono di vita per amore, rinunciando a tutto pur di amare.
Don Piero
PREGHIAMO
Dio nostro Padre,
per salvarci
il tuo Figlio unigenito ha accettato di cadere a terra e di morire.
Donaci un cuore puro
e generoso, perché
lo seguiamo fedelmente quale unica nostra via.
Amen!
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**** BACHECA NEWS ****
Gesù è venuto a salvare il mondo,
non ci punta il dito contro
D
avanti a Gesù, ha spiegato il Papa, non ci sono
segreti. Perché Egli legge nel cuore di ognuno di noi. E questa capacità «potrebbe inquietare perché, se usata male, nuoce alle persone, esponendole a giudizi privi di misericordia». Gesù però
«non se ne serve per puntarci il dito contro, ma per abbracciare la nostra vita, per liberarci dai peccati e per salvarci». A Gesù infatti «non interessa farci processi o sottoporci a sentenze»,
ma «vuole che nessuno di noi vada perduto». Così «lo sguardo del Signore su ognuno di noi non è un faro accecante che abbaglia e mette in difficoltà, ma il chiarore gentile di una lampada amica,
che ci aiuta a vedere in noi il bene e a renderci conto del male, per convertirci e guarire con il sostegno della sua grazia». «Pensiamo a noi, - ha concluso il Papa - che tante volte condanniamo
gli altri; tante volte che ci piace sparlare, cercare pettegolezzi contro gli altri. Chiediamo al Signore che ci dia a tutti questo sguardo di misericordia, di guardare agli altri come Lui ci
guarda a tutti noi».
a cura di Marco Ladu
La Santa Sede
Diocesi di Lanusei
Comune di Tortolì
Nota di Redazione
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