PARROCCHIA
SANT’ANDREA APOSTOLO
TORTOLI’

ORARI SANTA MESSA
FESTIVI: 07.30 -- 10.00 -- 18.00
FERIALI: 18.00
Domenica 11 MAGGIO
LE MIE PECORE ASCOLTANO
LA MIA VOCE
Io do loro
la vita eterna e non andranno perdute
in eterno e nessuno le strapperà
dalla mia mano
Donandoci, per mezzo del battesimo, di far parte della Chiesa, Gesù ci assicura di conoscerci uno per uno. La vocazione battesimale è sempre personale, e richiede una risposta di responsabilità in prima persona. Ci sentiamo sicuri, nella Chiesa, perché Gesù è sempre con noi, e ci chiama e ci guida con la voce esplicita del Papa e con i suggerimenti interiori che ci aiutano a riconoscerla e a corrispondervi. Se restiamo nella Chiesa, con il Papa, non andremo mai dispersi, perché Gesù ci conosce per nome e ha dato la sua vita per salvarci. Quella vita che si comunica a noi, pegno di eternità, nell’Eucaristia degnamente ricevuta. Non dobbiamo aver paura di nulla. Attraverso Gesù entriamo in comunione con il Padre, partecipiamo alla vita trinitaria. I pericoli esterni non ci turbano: dobbiamo temere soltanto il peccato che ci seduce a trovare altre vie, lontane dal percorso del gregge guidato da Gesù. La nostra personale fedeltà alla voce del Pastore contribuisce all’itinerario di salvezza che la Chiesa guida nel mondo, e da essa dipende la nostra felicità.
Don Piero
PREGHIAMO
Dio onnipotente
e misericordioso, guidaci al possesso
della gioia eterna, perché l’umile gregge
dei tuoi fedeli giunga dove
lo ha preceduto Cristo, suo pastore.
Amen!
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MAGGIO
Mese di Maria e del Rosario
Durante tutto il mese di maggio,
alle 17.15 reciteremo il Rosario
con il canto dei misteri e delle litanie lauretane
HABEMUS PAPAM: LEONE XIV

Dopo i pronostici, le tifoserie e le fantasia su nome, provenienza e nome pontificale, Lo Spirito Santo ci ha donato per mano dei cardinali il nuovo Papa. Cardinale Prevost, che sceglie come nome quello di Leone XIV, un richiamo al suo predecessore che guidò la chiesa nella modernità, ma anche un richiamo a Leone grande amico di San Francesco. Dal nuovo pontefice, parole cariche di significato, parole di Pace, gioia e fraternità. Un Papa che nel suo discorso dalla loggia delle benedizioni ha tracciato e annunciato il suo programma, il programma della Chiesa, una Chiesa Sinodale che cammina insieme mano nella mano. Il nuove Pontefice, visibilmente commosso si è donato col cuore sul petto al mondo, con voce autorevole ha auspicato la Pace e con un saluto meraviglioso ha salutato la folla plaudente in Piazza San Pietro. Tutti noi con gioia preghiamo per il nuovo Papa e per tutta la Chiesa affinché guidata dal nuovo pastore possa camminare nella Fraternità e nella pace.
Non ci scorderemo le sue parole santità, citando Sant’Agostino ha pronunciato parole indimenticabili: “con voi sono gregge, per voi sono pastore…”.
Grazie Santità per il suo servizio, pregheremo per Lei e con Lei.
a cura di Marco Ladu
Pellegrini di speranza:
il dono della vita

In questa LXII Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, La Chiesa desidera rivolgerci un invito gioioso e incoraggiante ad essere pellegrini di speranza donando la vita con generosità.
La vocazione è un dono prezioso che Dio semina nei cuori, una chiamata a uscire da sé stessi per intraprendere un cammino di amore e di servizio. Ed ogni vocazione nella Chiesa – sia essa laicale o al ministero ordinato o alla vita consacrata – è segno della speranza che Dio nutre per il mondo e per ciascuno dei suoi figli.
IL BUON PASTORE

Gesù
è la Porta per la quale si accede nella casa paterna, nel Regno di Dio, nella Luce, nella Via, nella Verità, nella Vita. E Gesù è anche Colui che è venuto a radunare il gregge e condurlo in un unico ovile: in quello del Padre. Gesù sa la porta dell'Ovile, perché è insieme Porta e Pastore. E vi entra e vi esce come e quando vuole. E vi entra liberamente, e dalla porta, perché è il vero Pastore. Quando uno viene a dare alle pecore di Dio altre indicazioni, o cerca traviarle portandole ad altre dimore e ad altre vie, non è il buon Pastore, ma è un pastore idolo. E così, chi non entra dalla porta dell'ovile, ma cerca di entrarvi da un'altra parte scavalcando il recinto, non è il pastore ma un ladro e un assassino che vi entra con intento di rubare e di uccidere, perché gli agnelli predati non abbiano voce di lamento e non richiamino l'attenzione dei guardiani e del pastore. Anche fra le pecore del gregge di Dio cercano di insinuarsi dei falsi pastori per traviarle fuori dai pascoli, lontane dal Pastore vero. E vi entrano disposti anche a strapparle dal gregge con la violenza, e all'occorrenza sono anche disposti ad ucciderle e colpirle in tante maniere, perché non parlino dicendo al Pastore le astuzie dei falsi pastori né gridino a Dio di proteggerle contro i loro avversari e gli avversari del Pastore. Gesù è il buon Pastore e le sue pecore Lo conoscono, e Lo conoscono coloro che sono in eterno i portinai del vero Ovile. Essi hanno conosciuto Gesù e il suo Nome.
Nota di Redazione
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