PARROCCHIA

 

SANT’ANDREA APOSTOLO

 

TORTOLI’ 

 

ORARI SANTA MESSA 

 

FESTIVI: 07.30 -- 10.00 -- 18.00

 

FERIALI:                    18.00

DOMENICA 28 APRILE 2024

 

CON CRISTO

PER PORTARE FRUTTO

“Io sono la vite vera

e voi i tralci”,

dice il Signore.

“Chi rimane in me

e io in lui,

porta molto frutto” 

 


Nel suo insegnamento, Gesù prende spesso lo spunto da cose familiari agli ascoltatori e che erano sotto gli occhi di tutti. In tal modo, mentre udivano, con la fantasia essi potevano anche vedere; parola e immagine si sostenevano a vicenda. Soprattutto la vita dei campi gli fornisce immagini e spunti. Oggi, infatti, ci parla con l'immagine del tralcio e della vite: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto».

  L'affermazione più importante contenuta in queste parole è che noi siamo uniti a Gesù con un vincolo così profondo e vitale come quello che unisce il tralcio alla vite. Il tralcio è una emanazione, una parte della vite: tra le due cose scorre la stessa linfa. Sul piano spirituale, questa linfa è la vita divina che ci è stata data nel battesimo, lo Spirito Santo. Questa è un'unione più stretta di quella che c'è tra la madre e il figlio che porta in grembo. Tra madre e figlio scorre lo stesso sangue; il respiro e l'alimento della madre passano nel figlio. Ma il figlio non muore se si distacca dalla madre; anzi per vivere deve, a un certo punto, abbandonare il grembo materno e vivere per conto suo; muore se resta unito alla madre più tempo del normale. Nel caso nostro, il contrario: il tralcio non porta frutto e muore se si distacca dalla vite, vive se rimane unito ad essa: «Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me».

  Ebbene, diventare davvero tralci, diventare opera di Dio, diventare veri discepoli, non è questione di un'ora, ma è un percorso lungo e faticoso, in cui siamo chiamati a perseverare, a rimanere in comunione con Cristo. 

Don Piero 

 

PREGHIAMO

 

 Dio,

che ci hai

inseriti in Cristo come tralci nella vite vera,

confermaci nel tuo Spirito,

perché, amandoci gli uni

gli altri, diventiamo primizie di un’umanità nuova.

Amen! 

 

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"Tortolì in cammino"

17 - Tortolì in cammino - 28 Aprile 2024
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ed il Vangelo a fumetti

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**** BACHECA NEWS ****

 

MAGGIO MESE DI MARIA

E DEL ROSARIO

 

Durante tutto il mese di maggio, alle 17.15

reciteremo il Rosario con il canto dei misteri

e delle litanie lauretane.

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GESU' E' IL PASTORE

 

Riflettendo sul Vangelo del Buon Pastore, al centro della IV Domenica di Pasqua, Il Papa ha notato che con questa immagine Dio ci offre un messaggio preciso: «Non solo Lui è la guida, il Capo del gregge, ma soprattutto che pensa a ciascuno di noi, e ci pensa come all’amore della sua vita.

           Pensiamo a questo: io per Cristo sono importante, Lui mi pensa, sono insostituibile, valgo il prezzo infinito della sua vita. E questo non è un modo di dire: Lui ha dato veramente la vita per me, è morto e risorto per me – ha proseguito il Papa –. Perché? Perché mi ama e trova in me una bellezza che io spesso non vedo».

Oggi, ha aggiunto il Papa, «Gesù ci dice che noi per Lui valiamo tanto e sempre. E allora, per ritrovare noi stessi, la prima cosa da fare è metterci alla sua presenza, lasciarci accogliere e sollevare dalle braccia amorevoli del nostro Buon Pastore».

a cura di Marco Ladu 

ECCO PERCHE' MAGGIO E' IL MESE DI MARIA

 

Maggio è tradizionalmente il mese dedicato alla Madonna. Dal Medio Evo a oggi, dalle statue incoronate di fiori al magistero dei Papi, l'origine e le forme di una devozione popolare molto sentita.

Il mese di maggio è il periodo dell’anno che più di ogni altro abbiniamo alla Madonna. Un tempo in cui si moltiplicano i Rosari, sono frequenti i pellegrinaggi ai santuari, si sente più forte il bisogno di preghiere speciali alla Vergine. Una necessità avvertita con particolare urgenza nel tempo, drammatico, che stiamo vivendo. L'ha sottolineato più volte il Papa che già nella “Lettera” inviata a tutti i fedeli il 25 aprile di tre anni fa evidenziava l'importanza di rivolgersi a Maria nei momenti di difficoltà. Un invito caldo e affettuoso a riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa. Lo si può fare insieme o personalmente, diceva, ma senza mai perdere di vista l’unico ingrediente davvero indispensabile: la semplicità. Contemplare il volto di Cristo con il cuore di Maria, aggiungeva papa Francesco, “ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova”.

Il Comitato di San Gemiliano

Vescovo e Martire sardo

 

a cominciare dal 2 maggio 2024

visiterà le famiglie della città,

portando l’annuncio della festa

e la benedizione del santo. 

PIAZZA SAN PIETRO 25 Aprile 2024

 

Papa Francesco ha incontrato oggi in piazza Sn Pietro oltre 80 mila membri dell'Associazione Cattolica Italiana, esortati ad "essere atleti e portabandiera di sinodalità", da laici "impegnati nelle vicende del mondo e della storia, ricchi di una grande tradizione". "All'origine delle guerre ci sono spesso abbracci mancati o rifiutati".  “Fate crescere la cultura dell’abbraccio nella Chiesa e nella società.

 

 

La Santa Sede

Diocesi di Lanusei

 

 

Comune di Tortolì


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