PARROCCHIA
SANT’ANDREA APOSTOLO
TORTOLI’

ORARI SANTA MESSA
FESTIVI: 07.30 -- 10.00 -- 18.00
FERIALI: 18.00
Domenica 15 GIUGNO
SIGNORE, DACCI IL DESIDERIO DI CONOSCERTI
Tutto quello che
il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà
del mio e ve lo annuncerà
IL giorno di Pentecoste Gesù comunica se stesso ai discepoli per mezzo dell’effusione dello Spirito Santo. La piena rivelazione di Dio come Padre, Figlio e Spirito Santo si ha nel mistero della Pasqua, quando Gesù dona la vita per amore dei suoi discepoli. Bisognava che questi sperimentassero innanzitutto il supremo dono dell’amore compiuto da Gesù per comprendere la realtà di Dio Amore che dona tutto se stesso. Egli, oltre a perdonare i peccati e a riconciliare l’uomo con sé, lo chiama ad una comunione piena di vita (“In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me ed io in voi”: Gv 14,20); gli rivela la ricchezza dei suoi doni e della speranza della gloria futura (Ef 1,17-20); li chiama ad una vita di santità e di donazione nell’amore al prossimo (“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati”: Gv 15,12). Anch’essi sull’esempio del loro maestro sono chiamati a dare la vita per i fratelli (“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”: Gv 15,13). Per ora essi sono incapaci di accogliere e accettare tali realtà. Lo Spirito Santo farà entrare nel cuore degli apostoli l’amore di Cristo crocifisso e risuscitato per loro, li consacrerà a lui in una vita di santità e d’amore, li voterà alla salvezza delle anime. Non saranno più essi a vivere, ma Gesù in loro (cf. Gal 2,20). Ogni cristiano nel corso del suo cammino è chiamato ad arrendersi all’amore e allo Spirito di Cristo crocifisso e risorto. Oggi è il giorno della decisione.
Don Piero
PREGHIAMO
O Dio Padre,
che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, Parola di verità,
e lo Spirito santificatore
per rivelare agli uomini il mistero ineffabile della tua vita,
fa’ che nella confessione
della vera fede riconosciamo
la gloria della Trinità e adoriamo l’unico Dio in tre persone.
Amen!
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MESE di GIUGNO dedicato al
Sacro CUORE di CRISTO GESÙ
Tutti i giorni alle 17.15
SANTO ROSARIO e Coroncina al Sacro Cuore


Gridiamo al cielo il dolore ed il Signore ci ascolterà
È' un invito a gridare al Signore quello che arriva da Leone XIV durante l’udienza generale di questa mattina. Un grido per far arrivare in cielo le sofferenze e le fragilità. «Portiamo con fiducia davanti a Gesù le nostre malattie, e anche quelle dei nostri cari, portiamo il dolore di quanti si sentono persi e senza via d’uscita. Gridiamo anche per loro, e siamo certi che il Signore ci ascolterà», dice il Papa davanti a una piazza San Pietro affollata di pellegrini. Al centro della sua catechesi inserita nel ciclo dell’Anno Santo su “Gesù Cristo nostra speranza” papa Leone colloca l’«invito a mettere davanti al Cuore di Cristo le vostre parti più doloranti o fragili, quei luoghi della vostra vita dove vi sentite fermi e bloccati» per chiedere al Signore «di guarirci». A fare da spunto alla sua riflessione la figura del cieco Bartimeo e il suo grido di pietà a Gesù che lo risana. «Cosa possiamo fare quando ci troviamo in una situazione che sembra senza via d’uscita? – si domanda il Papa –. Bartimeo ci insegna a fare appello alle risorse che ci portiamo dentro e che fanno parte di noi. Lui è un mendicante, sa chiedere, anzi, può gridare! Se desideri veramente qualcosa, fai di tutto per poterlo raggiungere, Anche quando gli altri ti rimproverano, ti umiliano e ti dicono di lasciar perdere. Se lo desideri davvero, continua a gridare». Papa Leone tiene a sottolineare che «Bartimeo non vuole solo tornare a vedere, vuole ritrovare anche la sua dignità! Per guardare in alto, occorre rialzare la testa. A volte le persone sono bloccate perché la vita le ha umiliate e desiderano solo ritrovare il proprio valore. Ciò che salva Bartimeo, e ciascuno di noi, è la fede».
a cura di Marco Ladu





Mons. Antioco Piseddu
Mons. Antioco Piseddu è deceduto domenica 8 Giugno. Una preghiera per il nostro amato vescovo che per 33 anni è stato alla guida della nostra Diocesi!
Le esequie sono state celebrate mercoledì 11 giugno nella chiesa parrocchiale di S. Barbara in Senorbì.
Nota di Redazione
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