PARROCCHIA
SANT’ANDREA APOSTOLO
TORTOLI’

ORARI SANTA MESSA
FESTIVI: 07.30 -- 10.00 -- 18.00
FERIALI: 18.00
Domenica 28 Settembre
C'ERA UN UOMO RICCO CHE...
SI DAVA A RICCHI BANCHETTI

Nella vita,
tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali;
ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo
ai tormenti
C
on questa parabola Gesù ci richiama l’irreparabile eternità delle pene dell’inferno. È un discorso duro, ma viene dalle labbra di Gesù. Il ricco Epulone, che durante la vita terrena non ha praticato la carità, soffre irrimediabilmente nell’oltrevita. Egli, come i suoi fratelli, conosceva la legge e le profezie che specificano i modi della giustizia divina: forse riteneva che per lui si sarebbe fatta un’eccezione, e invece tutto si compie alla lettera. Siamo avvertiti anche noi: non possiamo edulcorare la legge di Cristo, affidarci a una “misericordia” che non trovi corrispettivo nella nostra carità. Finché siamo quaggiù abbiamo tempo per compiere il bene, e in tal modo guadagnarci la felicità eterna: poi sarà troppo tardi. Gesù dà un senso anche alle sofferenze di Lazzaro: le ingiustizie terrene saranno largamente compensate nell’altra vita, l’unica che conta. Abbiamo il dovere di far conoscere a tutti, cominciando dalle persone che amiamo, la logica della giustizia divina: e questa è la forma più squisita della carità.
Don Piero
PREGHIAMO
O Padre Santo,
che conosci le necessità del povero
e non abbandoni il debole nella solitudine,
libera dalla schiavitù dell'egoismo
coloro che sono sordi alla voce di chi invoca aiuto,
e dona a tutti noi una fede salda nel Cristo risorto.
Amen!
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Festa di San FRANCESCO D'Assisi
1 - 2 - 3 OTTOBRE
Triduo in preparazione alla Festa
4 ottobre ore 18.00:
Recita del Rosario, memoria del Transito
di san Francesco, Santa Messa e processione in P.zza Cattedrale.

La conversione del cuore
per progettare una società migliore
«Non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace: chi li ama veramente, lavora per la pace». Nella domenica che ha preceduto un giorno di mobilitazione e scioperi in Italia e in Europa, oggi, contro la guerra a Gaza, durante l’Angelus papa Leone XIV ha continuato, con ostinazione, a puntare il dito contro chi promuove la guerra e non ferma le armi. Di grande attualità, ancora una volta, tra egoismo e bene comune, è il brano di Vangelo di Luca, proposto dalla liturgia di ieri, con la parabola, ha sottolineato il Papa durante la preghiera mariana, che «ci fa riflettere sull’uso dei beni materiali e, più in generale, su come stiamo amministrando il bene più prezioso di tutti, che è la nostra stessa vita». Si può scegliere di «seguire il criterio dell’egoismo, mettendo la ricchezza al primo posto e pensando solo a noi stessi», ma questo «sparge il veleno di una competizione che spesso genera conflitti». Oppure, ha aggiunto papa Leone, «possiamo riconoscere tutto ciò che abbiamo come dono di Dio da amministrare, e usarlo come strumento di condivisione, per creare reti di amicizia e solidarietà, per edificare il bene, per costruire un mondo più giusto, più equo e più fraterno». nel Vangelo «Gesù pone un’alternativa nettissima tra Dio e la ricchezza», chiedendo a ciascuno «di prendere una chiara e coerente posizione: “non potete servire Dio e la ricchezza”». Non si tratta «di una scelta contingente, come tante altre» ma di «decidere un vero e proprio stile di vita», di «scegliere dove porre il nostro cuore, di chiarire chi sinceramente amiamo, chi serviamo con dedizione e qual è davvero il nostro bene». La Parola del Signore, infatti, ha concluso il Papa, «non contrappone gli uomini in classi rivali, ma sprona tutti a una rivoluzione interiore, una conversione che inizia dal cuore». Solo così «si apriranno le nostre mani: per donare, non per arraffare. Allora si apriranno le nostre menti: per progettare una società migliore, non per scovare affari al miglior prezzo».
A cura di Marco Ladu

Ottobre mese del Santo Rosario
Recitando il Rosario contempliamo i misteri di Cristo e invochiamo la sua intercessione per le necessità della Chiesa e del mondo; guardiamo a Maria come stella luminosa per il nostro cammino, come modello di virtù a cui ispirarsi per vivere in pienezza la nostra vita.
In questo mese di ottobre viviamo almeno mezz’ora della nostra giornata in comunione con la nostra Madre, recitiamo il Rosario da soli, in famiglia e nelle parrocchie. Recitiamo il Rosario con il cuore, come hanno fatto tutti i santi, e ne sentiremo i benefici effetti. Recitiamo il Rosario per la pace in tutte le terre ferite dalla guerra.

L’ottobre missionario di quest’anno, 2025, si pone in piena sintonia con il grande Giubileo ordinario dedicato al tema della Speranza. Nella Bolla di indizione di questo Anno Santo, Papa Francesco auspicava: «Possa la luce della speranza cristiana raggiungere ogni persona, come messaggio dell’amore di Dio rivolto a tutti! E possa la Chiesa essere testimone fedele di questo annuncio in ogni parte del mondo!»


2026-2026
ISCRIZIONI AL CATECHISMO
Terminata la pausa estiva riprendiamo i nostri impegni anche con il catechismo parrocchiale.
Eccoci a ricordarvi che, presso gli uffici parrocchiali, prossimamente inizieranno le ISCRIZIONI al Catechismo per il nuovo anno 2025-2026.
Nota di Redazione
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